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venerdì 30 ottobre 2009

IL LIBRO DEL MESE

Per prima cosa voglio comunicare il libro di cui parleremo nel prossimo incontro del 30 Novembre: Un albero cresce a Brooklyn ( di Betty Smith ), del quale trovate l'interessante commento di Rosa nel post precedente.
Mancava Grazia, alla quale abbiamo rivolto un affettuoso pensiero...speriamo di risollevarle un po' il morale quando ci ritroveremo.
Cristina ci parla di : " la rilegatrice di libri proibiti " di Belinda Starling, libro avvicente, di buona qualità. Narra di una donna che intraprende quello che era il lavoro del marito; si tratta di materiali scottanti, appunto proibiti.
"Vivere", storia di un cinese che perde tutto al gioco; "L'uomo a rovescio" di Fred Vargas ( pseudonimo usato da un'autrice francese di gialli ).
Rosa : oltre al romanzo citato prima, ha letto " La maledizione di Keope - La battaglia di Tebe " di Nagib Mahfuz, un autore arabo premio Nobel, ma poco conosciuto da noi.
Lucia ci parla soprattutto delle sue vicende francesi e di una casa in Provenza...si prospettano viaggi con visite in loco...
Io racconto del mio "Quel che resta del giorno" di Ishiguro, autore giapponese naturalizzato inglese; è la storia di un maggiordomo molto british, narrata in prima persona dall'asettico Stevens, la cui vita è completamente assorbita dalla sua mission, quella di adempiere in modo perfeto alle mansioni del maggiordomo di alta classe, rinunciando completamente ad interessi propri, affetti, vita sociale. Le persone, le vicende della vita ruotano intorno a lui che osserva scorrere tutto da un piedistallo.
A presto e scrivete!!!
Gloria

domenica 25 ottobre 2009

Un albero cresce a Brooklyn

Carissime, prima dell'incontro di domani vi anticipo il commento sul libro che ho letto questo mese. Dopo l'indigestione di libri giapponesi dello scorso mese avevo la necessità di leggere qualcosa di meno impegnativo; inoltre il lavoro mi ha completamente risucchiata ed il tempo per leggere è stato davvero poco! Leggendo una rivista di aggiornamento professionale sono incappata nella recensione di un libro che avevo letto moltissimi anni fa e che mi ha fatto nascere il desiderio di rileggerlo. Si tratta di "Un albero cresce a Brooklyn" di Betty Smith, un libro che dopo un enorme successo (ne era stato tratto anche un film da Elia Kazan)era caduto nel dimenticatoio e che adesso è stato ristampato. Mi era piaciuto moltissimo passeggiare con Francie Nolan per Brooklyn, vedere il mondo in cui viveva con i suoi occhi, sentire le sue emozioni prima di bambina e poi di adolescente. Le stesse emozioni le ho provate anche ora. E' il quadro dell'America dei primi del Novecento dove i nuovi arrivati dall'Europa lottano per emergere dalla povertà e dal degrado e cercano di integrarsi nel nuovo contesto sociale. Un quadro, probabilmente con molti spunti autobiografici, dipinto non con tinte fosche, ma con leggerezza e sensibilità, senza però che la realtà ne esca edulcorata. Le donne in questo libro sono le più forti, pronte a lottare per sè stesse, ma soprattutto per i propri figli, consapevoli che ognuna di loro sta facendo un piccolo passo in avanti per la futura generazione in quanto quello che consentirà di affrancarsi dalla miseria potrà essere solo l'istruzione. Ci sono alcune descrizioni veramente interessanti come quella sulla realtà della scuola o quella sull'impatto emozionale che le vaccinazioni avevano su una popolazione incapace di comprederne l'importanza. Colpisce soprattutto l'enorme divario tra l'autonomia dei bambini costretti dalla povertà ad assumersi sin da piccoli grandi responsabilità e l'eccessiva dipendenza dei nostri figli ai quali questa viene evitata anche quando sono già grandi. Un libro molto bello, forse non un capolavoro letterario, ma piacevole da leggere, con una storia che ti prende fino alla fine. Se non lo avete letto vi consiglio di farlo e spero che avvinca anche voi: d'altra parte il personaggio di Francie mi è sempre piaciuto moltissimo, forse perchè è un'avida lettrice di libri come me!
Un caro saluto
Rosa