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domenica 22 marzo 2009

Letture di marzo

Carissime, come vanno le vostre letture di marzo? Le mie un pò a rilento perchè il lavoro mi sta impegnando ancora più del solito. Comunque avevo cominciato a cimentarmi con un libro di Murakami Haruki, "Kafka sulla spiaggia", incuriosita sia dal riferimento nel titolo ad uno scrittore che mi ha sempre interessato, sia da entusiasmanti critiche presenti su vari giornali e su molti siti internet. Un romanzo definito "inquietante, avvincente e visionario", "splendido", "eccezionale", "un sogno visionario e risonante di profezie", "un viaggio onirico", ... opera di uno dei più grandi narratori moderni e quindi, viste le premesse, non erano certo le oltre 500 pagine a potermi sgomentare! Ho cominciato a leggerlo e sinceramente non sono riuscita a provare alcun interesse, ma come al solito ho pensato che era necessario finirlo per poter dare un giudizio completo. Vi confesso che non ce l'ho fatta. Sarà certo un mio limite non riuscire a comprendere la grandezza di questo romanzo, ma quando verso la pagina 150 mi sono imbattuta in un tagliatore di teste di gatti, tutte conservate ben allineate in un frigorifero ed è successivamente iniziata una dettagliata descrizione dell'uccisione di altri gatti con estrazione di vari organi, anche se i gatti non sono tra i miei animali preferiti, ho alzato bandiera bianca! Non sono riuscita ad andare avanti ed ho deciso di cambiare completamente genere e tornare al "giallo", forse meno letterario ed importante, ma avevo bisogno di una boccata d'aria fresca! In libreria casualmente mi sono imbattuta in un romanzo di Margaret Doody, "Aristotele detective", veramente gradevole ed interessante. Mi aveva colpito l'incipit "Ascoltami, o musa Clio, e aiutami nella stesura di questa storia" e così l'ho comprato. E' un giallo storico, ambientato nell'antica Grecia, in cui il detective è appunto il filosofo Aristotele. Gli elementi del giallo classico sono tutti presenti così come quelli del legal-thriller con una bellissima descrizione del processo ateniese. La storia è narrata da Stefanos, il personaggio che si trova invischiato in una vicenda giudiziaria e che fa da assistente ad Aristotele a cui si rivolge per chiedere aiuto, un misto insomma tra Sherlock Holmes e Nero Wolf.
La storia di per sè non è originalissima e non ci sono colpi di scena eccezionali (chi è abituato a leggere gialli comincia abbastanza presto a farsi un'idea sul colpevole), ma la lettura come vi dicevo è gradevole e scorrevole, la trama è ben congegnata ed è veramente affascinante la ricostruzione dell'ambiente storico e sociale. L'Autrice (una docente universitaria di letteratura comparata che ha scritto anche un saggio sulle origini del romanzo che fa risalire appunto all'antichità) ci mostra un interessante spaccato di una società ateniese, descritta nella sua vita quotidiana e nei suoi diversi strati sociali e giunta ormai al suo crepuscolo. Se vi piace il genere vi consiglio di leggerlo, io ho intenzione di leggere gradualmente anche gli altri romanzi della stessa serie, poi vi farò sapere.
Ciao
Rosa