Carissime ho terminato la lettura del libro e come promesso vi scrivo un breve commento.
Mauriac in questo romanzo mette in evidenza il fariseismo di alcuni cristiani, incarnato nel personaggio di Brigida Pian, che manifestano una religiosità solo apparente, perfetta nel rispetto formale delle regole, ma vuota e priva di significato perchè lontana dal vero messaggio evangelico dell'amore. L'orgoglio, mascherato da finta umiltà, e la propria presunta perfezione fanno ergere a giudici inflessibili e spingono ad inteferire rigidamente nella vita degli altri, a volte con conseguenze nefaste.
I messaggi chiave del romanzo sono l'imparare ad accettare la vita senza pretendere che sia perfetta, infatti "I veri amanti della vita l'amano così com'è. Le hanno strappato una a una tutte le maschere e a questo mostro, finalmente messo a nudo, donano il loro cuore" e soprattutto non vivere confrontandosi continuamente con regole sterili come contabili scrupolosi dei propri meriti perchè alla fine "non importa meritare bensì amare". Mentre lo leggevo mi è infatti venuta in mente una frase di Sant'Agostino "Ama e fa quel che vuoi".
Manca forse un approfondimento psicologico dei personaggi, ma secondo me il libro è interessante, non presenta particolari difficoltà nella lettura e, al di là delle situazioni narrate difficilmente rapportabili al nostro contesto, attuale nei contenuti.
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