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venerdì 18 aprile 2008

incontro di aprile

ieri, 17 aprile, ci siamo ritrovate in cinque: Lucia, Rosa, Cristina, Grazia ed io.
Il primo libro commentato è stato " le parole tra noi leggere" della Romano; Cristina non l'ha apprezzato per niente, ritiene che forse il successo della scrittrice sia stato un po' pilotato; a lei il libro non ha trasmesso niente. La figura del figlio le è apparsa molto problematica, una persona quasi psicopatica, specialmente per la smodata passione per le armi e l'episodio dell'uccisione del gatto.... Grazia invece ha colto dei punti in comuni con la scrittrice, madre di un adolescente difficile con tutti i problemi conseguenti. Personalmente il libro l'ho trovato scorrevole e mi ha interessato, anche se non sono entrata in empatia con la scrittrice; mi è parsa però un po' ossessiva questa attenzione della madre verso il figlio, quel raccogliere tutti i suoi scritti e in certi momenti la sua critica non mi è sembrata sincera, mi sembrava piuttosto che pensasse che il figlio fosse un genio incompreso... Aspettiamo il giudizio di Rosa che si accinge a leggere il libro.
Cristina ci ha parlato poi de " Il bel'Antonio", di Vitaliano Brancati, che ha ascoltato a Radio 3. Su questa emittente, infatti, la mattina ( credo dalle 9.30 alle 10 ) leggono un romanzo. La critica è stata entusiastica e ce lo consiglia.
Altro libro letto da Cristina " Tre camere a Manhattan " di Simenon.
Rosa ci ha parlato di " chiedi alla polvere " di John Fante, di cui già aveva scritto in un post precedente e di Lessico famigliare. Entrambi vanno come proposte di letture per il prossimo incontro.
Lucia prosegue le sue letture in lingua francese: La canzone di Carlo V, di Orsenna. Poi ci ha raccontato che ha seguito un ciclo di rappresentazioni teatrali a Lucca, appena concluse, tra cui Madre coraggio, di Brecht e Le voci di dentro, di De Filippo.
Personalmente ho ricordato che tra poco ci sarà a Firenze, Fortezza da Basso, la mostra dell'Artigianato ( consultare internet per le date precise. Consiglio di andare in treno perchè dalla stazione ci si arriva in 5 minuti con l'apposito sovrapassaggio.
Io andrò il 27; di solito parto la domenica mattina, porto una merenda al sacco perchè all'interno si fanno code per miseri panini e poi mi godo tutti gli stand. Per chi non ha problemi di linea ci sono anche molti assaggini di prodotti tipici ( formaggi, acciughe siciliane, vini tipici, ecc. ).
Il mio stand preferito è quello della Provenza ( lo si può intuire dalle tovaglie che metto sul tavolo ).
Prossimo incontro giovedì 29 maggio. Tra i libri consigliati per questo mese ricordo anche Uomini che odiano le donne, di Larsonn, per chi lo trova. Personalmente proverò ad acquistarlo on line, perchè in libreria è esaurito.
Gloria

1 commento:

Rosa ha detto...

Ho terminato "Le parole tra noi leggere" e condivido quindi con voi le mie impressioni. E' un libro che non è riuscito a far vibrare corde particolari dentro di me, non ha avuto risonanza, ma questo dipende dal proprio sentire, dalla soggettività di ognuno di noi. Non mi è piaciuto il tipo di prosa con le continue parentesi tese a puntualizzare e a volte a contraddire quanto esposto ed infarcita di temi, lettere, documenti vari che non servono a spezzare il ritmo, ma anzi lo appesantiscono. Mi ha dato la sensazione invece di un'interessante autoanalisi retrospettiva in cui, a volte in modo impietoso, a volte in cerca di giustificazioni, la scrittrice cerca di capire la sua relazione con il figlio. Forse non è un caso che la formazione letteraria dell'Autrice sia avvenuta negli anni in cui forte è stata l'influenza di Svevo. Viene descritta una relazione patologica ed ambivalente, con poca empatia, ma nello stesso tempo simbiotica. Il figlio appare quasi come un eroe solitario, incompreso per la sua unicità, in realtà forse incompreso proprio perchè considerato quello che non era e non accettato con i suoi limiti. Credo che la vera protagonista sia la madre piuttosto che il figlio, una madre che ha commesso probabilmente molti errori, ma verso la quale non posso fare a meno di provare "compassione" per la sofferenza interiore che ha vissuto e che l'hanno spinta attraverso le parole di un libro a cercare di riappropriarsi della propria maternità.
Ciao. Rosa