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venerdì 30 gennaio 2009

una stanza tutta per gli altri

E' il titolo del libro del mese, di Alicia Gimenez-Bartlett, parafrasi di un celebre scritto di Virginia Woolf.

L'ho appena acquistato e non vedo l'ora di iniziarlo.

Vi ricordo che il nostro prossimo incontro sarà lunedì 2 marzo.

Vi informo che stasera alle 21 su rete 4 trasmettono " Orgoglio e Pregiudizio " e venerdì 6 febbraio su Sky "Il Club di Jane Austen", dove 5 donne e un uomo si riuniscono per parlare dei romanzi della celebre scrittrice.
Spero che possiate vederli, così ne discuteremo insieme.
Un caro saluto a tutte, in particolare ad Enrica.
Gloria

9 commenti:

Rosa ha detto...

Care amiche durante il nostro ultimo incontro Cristina mi ha proposto di leggere "La timidezza delle rose" di Serdar Ozkan, un libro che sta riscuotendo molti consensi, per poterci scambiare le nostre impressioni. In attesa che in libreria arrivi il nostro libro del mese mi sono quindi cimentata nella lettura. Devo dire che non mi è piaciuto e mi sono annoiata a leggerlo: i temi come la conoscenza di sè, il viaggio fisico ed interiore, il saper leggere i messaggi dal mondo che ci circonda, sono abbastanza consueti ed in questo romanzo non sono trattati in modo particolarmente originale, si basano inoltre su una trama poco coinvolgente e qualche volta banale. Mi sembra poco adeguato il paragone con "Il piccolo principe" (forse perchè la protagonista intraprende il suo viaggio dopo aver letto proprio quel libro? forse perchè c'è una rosa?), un'opera nella sua semplicità densa di poesia ed in cui ogni singola frase offre spunti di riflessione sul senso della vita, sull'amore, sull'amicizia , così come quello con "Il gabbiano Jonathan Livingston" in cui l'autore riesce a far vibrare il gabbiano che è in ciascuno di noi facendoci anelare alla libertà del nostro intelletto. Addirittura azzardato sentirlo paragonare ad altri testi come "Siddartha". Forse il libro meno distante è "L'alchimista" (fra l'altro non mi aveva entusiasmato nemmeno quello), ma la scrittura di Coelho è decisamente migliore così come lo sviluppo del processo di iniziazione e l'ambientazione.
Come sempre è ovviamente un parere personale, ma su queste tematiche consiglierei certamente altri romanzi.
Ciao
Rosa

Enrica ha detto...

Ciao a tutte!Finalmente sono riuscita a registrarmi anche io...l'avevo fatto con Lucia ma non me lo ricordavo più. Oggi il mio babbino mi ha comprato un libro di Alexander McCall Smith "Il buon marito". Stasera sacrifico X Factor e inizio il libro...così il 2 marzo vi dico se mi è piaciuto o no. Un salutone a tutte

Rosa ha detto...

Ciao Enrica, benvenuta sul blog!
Sono curiosa di conoscere le tue impressioni su questo libro: non ho mai letto niente di Alexander McCall Smith, so solo che ha scritto una serie di libri su Precious Ramotswe, una detective africana. Credo che anche questo libro sia su di lei e mi incuriosisce sapere di che genere di "giallo" si tratti. I gialli infatti mi affascinano, ma sono un pò particolare nei gusti. A presto Rosavia

Rosa ha detto...

Ciao Enrica, benvenuta sul blog!
Sono curiosa di conoscere le tue impressioni su questo libro: non ho mai letto niente di Alexander McCall Smith, so solo che ha scritto una serie di libri su Precious Ramotswe, una detective africana. Credo che anche questo libro sia su di lei e mi incuriosisce sapere di che genere di "giallo" si tratti. I gialli infatti mi affascinano, ma sono un pò particolare nei gusti. A presto Rosavia

Rosa ha detto...

non fate caso al doppio post, il mio PC è da qualche giorno che dà i numeri!
Rosa

gloria group ha detto...

Carissime,
ho letto tutto d'un fiato Una stanza tutta per gli altri e l'ho trovato interessante ed originale, dando una lettura particolare della figura di Virginia Woolf, scrittrice progressista e nello stesso tempo conservatrice e moralista quando si tratta di applicare i principi alla vita quotidiana ( degli altri ).
Sto ora leggendo Il diario di Jane Sommers della Lessing e lo trovo bellissimo.
A presto
Gloria

Rosa ha detto...

Condivido il commento di Gloria: un libro davvero originale che merita di essere letto. Il ritrovo immaginario di un manoscritto non è certo una novità, ma delineare il personaggio della Woolf e del gruppo di artisti che la circondavano attraverso il punto di vista della sua cameriera è un'idea brillante. Ho trovato un pò pesante la parte in cui l'Autrice parla in prima persona perchè rallenta il ritmo della narrazione che già gioca sul doppio registro del diario e del racconto in terza persona. Forse sarebbe bastato inserire questa parte all'inizio ed alla fine, comunque vale la pena leggerlo.
Con questo libro mi è venuta voglia di riprendere in mano i racconti di Katherine Mansfield ed "Una stanza tutta per sè" della Woolf che avevo letto parecchi anni fa.
Ciao
Rosa

Enrica ha detto...

Ciao a tutte!!Mi dispiace se oggi non posso essere presente, domani ho due esami all'università e devo ancora studiare un capitolo...
Non ho ancora finito il libro "Il buon marito", però posso dirvi che non mi ha entusiasmato più di tanto...per essere un "giallo" ha poco di misterioso, diciamo che l'ho trovato un po' leggero. Vi consiglio invece la biografia di Frida Kahlo di Rauda Jamis. Grandissima donna...la Frida...tanta tristezza e sofferenza ma una vita vissuta sempre al 100%. Una bella lezione di vita...tantissimi saluti a presto!!

lucia ha detto...

Ennesima prova ... lucia