Cerca nel blog

giovedì 4 ottobre 2007

letture di ottobre

Ho appena finito di leggere " un giorno questo dolore ti sarà utile", di Peter Cameron, autore americano. E' un libro scritto come fosse il diario di un diciottenne newyorkese, che racconta del disagio e dei dubbi esistenziali del ragazzo alle prese con la vita in una famiglia della upper class americana, molto incasinata, nel momento in cui deve decidere come impostare il suo futuro ( inizio dell'università ). Contrariamente a quello che si potrebbe pensare dalla trama, non è un libro rivolto agli adolescenti,è interessante per tutti; offre molti spunti di riflessione, in particolare su tanti luoghi comuni che James rifiuta e che fanno parte della vita di tutti noi. Breve e scorrevolessimo..si legge in un giorno!!
Gloria

5 commenti:

cristina ha detto...

sono dispiaciuta per non essere stata presente al vostro ultimo incontro,ma i problemi familiari ultimamente mi occupano molto tempo...comunque sono riuscita a terminare "Un indovino mi disse".Ho trovato il libro di grande attualita',nonostante sia del '93 relativamente ai problemi del sud est asiatico su cui ho iniziato a capire ...qualcosa.Mi sono avvicinata al testo con una certa cautela perche' molto reclamizzato e invece mi ha presa tanto che adesso sto leggendo, sempre di Terzani "L'ultimo giro di giostra"L'argomento è molto coinvolgente, perche'decide di raccontare senza "veli",il suo tentativo ,sappiamo fallito, di sconfiggere il cancro. Come negli altri suoi lavori ,apprfitta della sua esperienza per spaziare e descrivere il mondo che lo circonda un mondo visto fino all'ultimo con occhi curiosie mai rassegnati Le descrizioni sono accompagnate spesso da riflessioni e osservazioni acute spesso ironiche e scanzonateche alleggeriscono il tonodi un argomento che potrebbe risultare piuttosto depressivo.

Rosa ha detto...

Ho deciso di intraprendere la lettura di "Gomorra" di Roberto Saviano: viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra.
Avevo rinviato la lettura perchè è stato un libro molto reclamizzato e, come Cristina, di solito sono diffidente verso i successi di moda, ma mi incuriosiva saperne di più di questa realtà.
Non è un libro che si legge in pochi giorni, sono 331 pagine dense di orrori che devi necessariamente prendere a piccole dosi. Io per ora sono a metà e lo trovo molto interessante perchè non è solo un libro-ingagine, ma è anche un'esperienza vissuta in prima persona. Vi garantisco che la realtà descritta va al di là di qualsiasi immaginazione: ciascuno di noi ha la percezione che il sistema criminale e quello economico siano fortemente intrecciati, si pensa alla droga, all'edilizia, ma è solo una parte del Sistema.
Quando terminerò questo libro pensavo di leggere anch'io "Un indovino mi disse"; l'ho regalato a mio marito perchè ero rimasta favorevolmente colpita dal commento di Cristina ed anche a lui è piaciuto moltissimo.
Un abbraccio caro a tutte e ...buona lettura!

Rosa ha detto...

Ho terminato la lettura di "Gomorra": se non lo avete ancora fatto leggetelo! Lo stile non è impeccabile e la prosa a volte è ripetitiva, ma ne vale la pena. Il libro è un misto tra il reportage, il saggio, il romanzo e, nonostante la complessità, riesce ad avvincerti dall'inizio alla fine. E' come sprofondare in un abisso, un pugno nello stomaco ed alla fine ti lascia l'amaro in bocca: se la realtà è quella che viene descritta sarà mai possibile modificarla? La risposta che ti sale spontanea è improntata sicuramente al pessimismo, ma forse il primo passo è proprio sapere, "comprendere cosa significa l'atroce, non negarne l'esistenza".

Rosa ha detto...

Complice uno dei miei soliti viaggi a Firenze, ho letto "Il colore del sole" di Camilleri. I motivi della scelta sono più che banali: mi piace l'Autore, il libro me lo avevano regalato, per le dimensioni ridotte è facile portarlo in borsa. Se leggete i commenti su Internet non ci sono mezze misure: o viene giudicato bellissimo o non è piaciuto per niente. E' difficile inquadrarlo: non è un romanzo storico, non è un saggio, non è un giallo, è comunque una lettura piacevole anche se non eccezionale: ci ritroviamo di fronte al solito escamotage di un diario segreto ritrovato che dà il via ad un racconto su una parte della vita di Caravaggio. A volte si ha l'impressione di un esercizio di virtuosismo, ma alcuni spunti sono interessanti come la sperimentazione linguistica dell'italiano secentesco e, soprattutto, la descrizione del tormentato cadere nell'incubo della follia del pittore, ben dipinta attraverso l'atmosfera del racconto e la stessa frammentarietà dello scritto.
Un saluto a tutte e ci vediamo giovedì!

lucia ha detto...

sono da Gloria, stiamo lasciando solo un saluto
Lucia