Oggi ho trascorso una piacevole giornata camminando sulla lunghissima spiaggia di Calvi; il tempo era nuvoloso, la temperatura freschina ( per voi fredda ), insomma si stava benissimo.. Abbiamo fatto base sotto dei pini, mangiando panini al formaggio corso ( squisito ), frutta e leggendo.
La fiera delle vanità è un romanzo scritto intorno alla metà del 1800; vi si narrano le vicende parallele di due donne molto diverse: Becky Sharp, arrivista e priva di scrupoli e Amelia Sedley, ingenua, tenera e generosa, ma anche un po' sciocca.
Il romanzo sconvolse la società letteraria vittoriana per la schietta descrizione della realtà sociale dell'epoca; i personaggi non sono semplici manichini, ma uomini e donne in carne ed ossa.
La lettura è piacevole, ancora di più perchè mi sto godendo questi pochi giorni di vacanza in uno scenario splendido.
Gloria
1 commento:
Cara Gloria mi fa piacere che hai trascorso una piacevole vacanza e che hai ripreso le tue letture (certo il tomo che hai preso in mano non è di poco spessore ed in tutti i sensi!). A me è un libro che piacque molto con dei personaggi molto moderni, non ci sono eroi, ma personaggi molto concreti. Certo tra Amelia e Becky è certamente quest'ultima che ci affascina, ma il personaggio principale è forse proprio la società inglese con le sue colpe e la sua ipocrisia che l'Autore descrive con eccezionale ironia. Io invece per ora ho letto "Il silenzio dei chiostri" della Gimenez-Bartlett e "Fiorirà l'aspidistra" di Orwell (questa era in realtà una rilettura). Prima del nostro incontro ve ne parlerò brevemente. Un caro saluto a tutte. Rosa
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