Carissime,
domani parto per una settimana in Corsica e poco fa ho saputo che il giorno 29 mi hanno fissato un appuntamento dal notaio per il contratto del posto auto!!
Mi spiace ma devo spostare l'incontro, quando torno dalle ferie ci risentiamo.
In valigia ho diversi libri!! Ciao a presto
Gloria
venerdì 16 settembre 2011
sabato 3 settembre 2011
Leggete. Per vivere
Salve amiche, vi segnalo un sito molto interessante che ha fatto di questa massima di Flaubert il suo motto. E' un salotto leterario on line che vale la pena frequentare per trovare spunti di lettura o confrontare i commenti di libri che già conosciamo. Si tratta di i libri di Elisa e l'indirizzo è http://ilibridielisa.com/. Ciao Rosa
venerdì 2 settembre 2011
"La Mennulara"
Care amiche, avevo piacere di scrivere un commento su uno dei romanzi che vi ho presentato nell’ultimo incontro. Bulgakov e Fitzgerald sono autori molto conosciuti per cui preferisco approfondire il libro di Simonetta Agnello Hornby, “La Mennulara”. E’ il romanzo di esordio di questa scrittrice siciliana che ormai da anni vive in Inghilterra dove svolge il suo lavoro di avvocato. Ho letto su internet giudizi spesso negativi di persone che confrontavano l’Autrice con “Grandi “della letteratura come Verga e Pirandello o a romanzi come "I Vicerè" e "Il Gattopardo"! Con questo tipo di confronti dovremmo buttare a mare la maggior parte dei libri che circolano in questi anni… Quindi non pensando di trovarci di fronte un capolavoro che eguagli i citati Autori, la cui lettura ha comunque sicuramente influito su questa scrittrice (vedi la descrizione della decadenza del palazzo nobiliare visto come un guscio vuoto, l’esordio del romanzo con un funerale, la passione per “la roba”, la miseria, la prepotenza sugli indifesi, la sfaccettatura della persona e della verità…) possiamo invece cimentarci in una lettura estremamente piacevole e di buon livello. La struttura del romanzo è in piccoli capitoli con titoli che ne anticipano in modo arguto il contenuto, c’è un uso ripetuto del passato remoto, un utilizzo molto contenuto del dialetto, la scrittura è fluida . La storia incomincia con la morte di Maria Rosalia Inzerillo, la Mennulara (la raccoglitrice di mandorle) e ruota tutta intorno alla sua figura. In paese tutti la conoscono e in qualche modo hanno avuto a che fare con lei, ma questa conoscenza è molto superficiale perché in realtà pochi sanno chi fosse veramente questa persona. La storia della Mennulara verrà così ricostruita, come un mosaico, attraverso i commenti, le riflessioni, le testimonianze, i ricordi, le maldicenze, dei suoi compaesani , ciascuno dei quali costituisce un io narrante che darà il suo contributo a tratteggiarne il ritratto. Tante opinioni, tante voci, tanti sentimenti, ognuno porta un pezzetto di verità, la sua verità e getta luce su questa vicenda. E’ bellissimo e a volte divertente questo racconto corale che, oltre a farci pian piano entrare nella vita della Mennulara, ci mostra uno spaccato interessante della società di un paese della Sicilia del secolo scorso con i suoi pettegolezzi e le sue chiacchiere che rimbalzano dalla canonica alle case dei contadini, dalle portinerie ai palazzi nobiliari, ai circoli rigorosamente per soli uomini . Dal sorriso si passa gradualmente all’amarezza e alla pietà. Il ritratto che emerge è quello di una donna intelligente, forte, generosa, coraggiosa, una donna che ha subito dagli uomini e dalla vita, che è stata umiliata e offesa, ma ha saputo trovare il suo riscatto e sfidare le convenzioni sociali. Una figura imponente e ricca di dignità nei confronti della quale gli altri personaggi non possono apparirci che sbiaditi e meschini. Come vi dicevo ci sono tanti commenti su internet, alcuni sicuramente più qualificati del mio che non ha velleità critiche, ma rispecchia solo le mie sensazioni. Un commento molto interessante è quello di Andrea Camilleri, lo potete trovare su http://www.vigata.org/bibliografia/mennulara.shtml. Ciao. Rosa
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