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domenica 30 settembre 2012

L'Aspra Stagione

Ancora un tassello del puzzle che sto componendo per capire, a modo mio, la storia degli anni di piombo del nostro Paese. Dopo il libro di Mario  Calabresi e quello della madre di Valerio Verbano, ecco l'"Aspra Stagione", di Tommaso De Lorenzis e Mauro Favale, due giovani giornalisti che raccontano uno spaccato che va dai '70 agli '80, attraverso la storia di Carlo Rivolta. Giornalista di Paesa Sera, poi di Repubblica, infine di Lotta continua, Rivolta non è solo un testimone dei fatti che si succedono in quegli anni, ma uno che si mette in gioco completamente, protagonista lui stesso delle lotte studentesche e dei movimenti operai di quegli anni.
Non solo, le sue cronache raccontano anche il terremoto dell'Irpinia e la tragedia di Alfredino Rampi, come anche l'America dei primi anni '80, con la fine dei miti giovanili degli anni sessanta.
La figura di Carlo Rivolta è quella di un giornalista che scrive con grande rigore morale, senza cedere alle esigenze dell'editore, ma anche quella di una persona  tormentata e sola, che finisce per cadere nella schiavitù dell'eroina, non comprendendo all'inizio di stare imboccando una strada senza uscita. Muore in una notte di febbraio dell'82, più o meno volontariamente, quando capisce che per lui non c'è più scampo dalla maledetta droga.  
Giudizio più che positivo sul libro, in particolare ho trovato molto interessante la storia del rapimento Moro e inoltre scritto in modo molto originale: è stato un po' come zizagare per Roma e per l'Italia degli anni '70 con una vecchia 500.  Purtroppo ti lascia l'amaro in bocca per quel"cronista di ieri che non potè vedere l'oggi, ma ne sentì il fetore in avvicinamento".
A GIOVEDI' 4.
Gloria

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