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mercoledì 20 ottobre 2010

Letture di ottobre

Ciao carissime, un rapido aggiornamento all'ultimo tuffo prima del nostro incontro di domani. Ho ultimato "L'anno che cambiò il mondo" di Michael Meyer di cui vi avevo parlato lo scorso incontro. Veramente interessante anche se di non facile lettura, l'ho dovuto prendere a piccole dosi! Il sottotitolo "la storia non detta della caduta del muro di Berlino" fa già capire l'argomento di cui tutti siamo a conoscenza, ma che in realtà conosciamo ben poco. Ho continuato con la nostra Elisabeth George con "La miglior vendetta". Mi sono poi lasciata trascinare nella lettura di "La solitudine dei numeri primi" dato che il suo clamoroso successo mi aveva incuriosita. Che dire? L'idea dei numeri primi vicini, ma infinitamente lontani è certamente interessante, così come il linguaggio che si modifica nell'evolvere del tempo, il libro si legge bene e l'Autore, considerando che è giovane e non è un esperto del settore, riesce comunque a tratteggiare bene il vissuto dei protagonisti decisamente affetti da una psicopatologia. Non è però un romanzo che mi ha entusiasmato, parte bene, ma si perde; i protagonisti non sono riusciti ad avvincermi, al di là della descrizione non c'è spessore, gli altri personaggi non sono particolarmente approfonditi, il finale aperto lascia un pò perplessi. Alla fine mi è rimasta solo un pò di tristezza. Comunque come sempre è un'opinione personale. Ben diverso secondo me un altro vincitore del premio Strega, "Stabat mater" di Tiziano Scarpa. Il genere è completamente diverso, è un libro non facile, ma veramente molto bello che vi consiglio caldamente. Scarpa descrive con maestria una storia ambientata nella Venezia del '700 nell'ospizio che accoglieva i bambini abbandonati. La protagonista è Cecilia, una ragazza di sedici anni che, attraverso un diario epistolare rivolto alla madre che non ha mai conosciuto, racconta la drammatica ricerca della propria identità. Il violino è la sua voce ed il modo per essere una persona. Non è facile per Cecilia che per lungo tempo camminerà sull'orlo del baratro della follia e con l'ossessione della morte, ma lentamente riuscirà a venir fuori grazie alla musica e soprattutto all'incontro con un maestro di musica (non vi dico chi è, ma lo capirete subito leggendo il libro). A domani. Rosa

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