E' il titolo del secondo romanzo di Simonetta Agnello Hornby, che con la Mennulara e Boccamurata costituisce una vera e propria trilogia.
Il romanzo è ambientato nella seconda metà dell'ottocento in Sicilia, nell'ambiente dell'aristocrazia terriera. La società è in preda a profondi mutamenti: il crollo del regno borbonico, la vendita dei beni ecclesiastici, il potere progressivamente assunto dalla mafia indeboliscono progressivamente la stessa aristocrazia. In questo contesto si svolgono le vicende di Costanza Safamita, figlia prediletta del barone Domenico, odiata peraltro dalla madre Caterina.
La voce narrante è quella di Amalia Cuffaro, la balia, che si alterna alla narrazione in terza persona. Costanza, prescelta dal padre per ereditare e gestire gli averi di famiglia, è costretta a cercare marito e si innamora di Pietro, nobile spiantato e poco o nulla attratto dalla moglie, che tuttavia sposa per necessità. Attraverso la difficile relazione col marito Costanza crescerà e acquisterà una nuova consapevolezza.
All'inizio di ogni capitolo l'autrice inserisce un proverbio siciliano; il siciliano, dice la Hornby, è la lingua della tenerezza, della rabbia e della saggezza, una lingua intima e domestica.
Prossimo incontro il 27 Gennaio 2012. Buon Natale Buon Anno!
1 commento:
Tanti cari auguri per un sereno Natale a voi care amiche e a chi segue il nostro blog. Un abbraccio caro. Rosa
Posta un commento