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sabato 16 gennaio 2010

"Persuasione": ancora Jane Austen

Eccoci qui con il commento per questo romanzo di Jane Austen (credo che piano piano finiremo per leggerli tutti!). Anche "Persuasione" mi è piaciuto molto, lo stile non si distacca da quello degli altri romanzi della Austen, per cui cimentatevi nella lettura solo se vi piace questa Autrice. La protagonista è come sempre una donna, si parla di amore e si descrive con ironia la società inglese dei primi dell'Ottocento. La differenza è che qui l'amore non nasce a poco a poco durante la storia, c'è già all'inizio, anzi c'era in precedenza, quando la protagonista, Anne Elliot, otto anni prima, a 19 anni, si era innamorata di un ufficiale di marina, il capitano Wentworth, ma aveva rifiutato di sposarlo "persuasa" dalla sua famiglia, in particolare dalla sua madrina Lady Russel, a rinunciare a lui , non ritenuto adeguato al loro rango sociale. Un errore, una debolezza, che ha pesato fortemente su Anne che non saputo più innamorarsi di altri uomini e lentamente sta sfiorendo anche fisicamente. Proprio una bella famiglia quella di Anne! Il padre e le sorelle sono altezzosi ed arroganti, incapaci di affetti e relazioni vere, superbi del loro status sociale, anche se stanno andando in rovina. Tutto si misura sul metro dell'interesse e della visibilità sociale, il resto non conta. Una delle sorelle,Mary, è anche una ipocondriaca, sempre pronta all'autocommiserazione ed incentrata unicamente su se stessa. Ed Anne che invece è dotata di intelligenza, buon senso, generosità, dolcezza, forza d'animo ed è capace di affetti profondi, non può fare a meno di confrontare la propria famiglia con altre in cui le relazioni sono completamente diverse. Quando, dopo otto anni, Anne incontra di nuovo il capitano Wentworth, il suo amore è immutato, ma lui le è ostile e pieno di rancore e di orgoglio ferito. Tutti i personaggi, anche quelli minori, sono tratteggiati benissimo con delle intense descrizioni anche fisiche. La fisicità è fortemente presente in questo romanzo ed i cambiamenti del fisico riflettono anche i cambiamenti dell'animo. Non vi voglio raccontare la storia perchè vi toglierei il piacere di leggerla, solo volevo mettere in evidenza che ci sono dei passi veramente molto belli come quello in cui Anne rivendica per il proprio sesso la capacità di amare anche quando non c'è più speranza o quello della lettera del capitano Wentworth. E' un cammino che fanno i personaggi, come sempre accade nei romanzi della Austen, per acquisire consapevolezza ed autonomia. Credo che la Austen abbia amato il personaggio di Anne, alle sue parole affida le proprie riflessioni sulla condizione femminile dell'epoca e attraverso le sue parole rivendica il proprio ruolo di saper descrivere i sentimenti delle donne, fino ad allora affidati solo alla penna di uomini e quindi descritti da un punto di vista maschile. Quindi un romanzo da leggere! Un caro saluto a tutte da Rosa

2 commenti:

gloria group ha detto...

Certo che all'epoca della Austen ce ne voleva di tempo per chiarisi,tra le persone. Per un equivoco, un frantendimento potevi perdere la persona amata per non aver fatto in tempo a spiegarti.
Non credo che questo sia solo funzionale allo sviluppo del romanzo, credo che veramente, almeno nella upper class, l'etichetta imponesse di andare molto per gradi e per discorsi indiretti per arrivare a risolvere una situazione; nel frattempo pettegolezzi, chiacchere, ecc. potevano rovinare tutto...
Forse anche per questo le persone tenevano diari, scrivevano lunghe lettere, ecc.. Era anche un modo per dar libero sfogo ai pensieri e ai sentimenti repressi, penso.
Il film su "Lei" l'ho visto molto volentieri, è stato un po' come ripassare il libro, anche se penso che se non l'avessi letto non avrei capito le relazioni esistenti tra i vari personaggi, vista la quantità di persone e relativi nomi!!
La rizzagliata è veramente interessante e come tutti i Camilleri si legge d'un fiato;è vero, ci vorrebbe all'inizio un elenco dei personaggi perchè ci si perde. A proposito, da noi quell'attrezzo da pesca si chiama rezzaglio...ciao Gloria

Rosa ha detto...

Concordo! Il film non era male ed è stato piacevole vederlo, ma senza leggere il libro sarebbe stato difficile capire bene i personaggi. D'altra parte difficilmente un film riesce a reggere il confronto con il relativo libro. Chissà se anche questa settimana ci sarà un film analogo: la settimana prima avevano trasmesso "Ragione e sentimento". Credo che leggerò anche questo! Forse avrò dei problemi per lunedì perchè devo andare per lavoro a Roma: dovrei avere la conferma nei prossimi giorni e vi farò sapere al più presto. Ciao Rosa